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Lettera del Ministro Valditara agli studenti per il 4 novembre: “Onoriamo i giovani che sacrificarono la vita per l’unità di un popolo”

Venerdì, 04 novembre 2022

“Care studentesse e cari studenti, vi scrivo oggi 4 novembre, perché tengo a condividere con voi il senso profondo della ricorrenza. Nella giornata di oggi si celebra infatti un percorso storico e simbolico che coinvolge le ragioni più profonde della nazione, il senso stesso del nostro essere comunità.

Il 4 novembre 1918, anzitutto, entrava in vigore l’armistizio firmato il giorno prima a Villa Giusti a Padova, l’atto che certificava la resa dell’Impero Austro-Ungarico all’Italia e, soprattutto, la fine di un massacro nel quale persero la propria vita oltre 600mila italiani, in gran parte giovani. La Grande Guerra fu una tragedia immane e nella celebrazione odierna bisogna rifuggire qualunque esaltazione bellicista, a maggior ragione di fronte alla morte e alla distruzione che sono tornate a infestare il territorio europeo. Dobbiamo tuttavia onorare quei ragazzi, quegli italiani, che in nome di un ideale alto e nobile (l’unità di un popolo, la conclusione del Risorgimento), hanno sacrificato la propria vita. Il loro ricordo deve indurci ad apprezzare ancor più profondamente la Pace e la Libertà”.

È quanto si legge in una lettera aperta indirizzata agli studenti italiani dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che si celebre il 4 novembre.

Questa data fu dichiarata Festa nazionale per onorare i soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Infatti, proprio il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del "Milite Ignoto", nel Sacello dell'Altare della Patria a Roma.

Anche il Mancini – Tommasi ha risposto con una numerosa partecipazione a questa solenne Festa commemorativa recandosi presso la Caserma del 1° Reggimento dei Bersaglieri di Cosenza.

Gli alunni, accompagnati dai propri docenti, sono apparsi sin da subito, emozionati ed interessati per tutto ciò che hanno potuto osservare. Mezzi blindati da guerra, cucine da campo, armi vecchie e di ultima generazione, divise vecchie e nuove dei bersaglieri, cimeli preziose e tanta tanta Patria. Sì perché ovunque si spostassero hanno respirato un’aria diversa che sa di tricolore. Osservare e toccare con mano ciò che si è studiato sui libri è sempre un momento privilegiato e determinante.

Meravigliosi i padroni di casa, graduati e non, che hanno accolto i nostri ragazzi con spiegazioni accurate a tutte le loro domande, qualcuno ha fatto entrare nei carri armati gli alunni più coraggiosi.

Al termine della giornata di visita in caserma si è creato un momento celebrativo molto emozionante: un forte applauso per l'ingresso di corsa della "Fanfara dei Bersaglieri" all’interno della caserma, sotto gli occhi ricolmi di entusiasmo da parte dei presenti. Sono stati esibiti alcuni brani classici della musica italiana come "Volare e Ciao ciao bambina". Ed infine, con la partecipazione di tutti i presenti, ha eseguito l'Inno nazionale cantato in collaborazione con i bambini e i ragazzi delle scuole presenti alla manifestazione.

 

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