Un 25 Novembre vissuto al "Mancini Tommasi" nel segno della solidarietà

Anche quest’anno l’Istituto Mancini Tommasi ha inteso, sottolineare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999, attraverso una iniziativa realizzata in sinergia con il mondo del volontariato. Del resto, per la nostra, scuola è prassi ormai consolidata interagire, collaborare con associazioni, club service ed altre realtà fattive del territorio, anche per diffondere tra gli alunni la cultura della condivisione, del fare insieme, come valore aggiunto, per attuare cambiamenti significativi e virtuosi nell’attuale società.

Per il 2022 si è scelto di organizzare, in collaborazione con l’associazione ONCOMED, che offre sostegno ed aiuto ai malati oncologici, stimolando la prevenzione e la diagnosi precoce, una “cena di solidarietà". Presso la sede centrale di via Aragona, una serie di prelibatezze, dall’aperitivo al dolce, sono state preparate, curate e servite dai nostri alunni e docenti del settore cucina e sala, con l’apporto essenziale, nella gestione degli ospiti presenti, affidato ai ragazzi di accoglienza.

Alla serata, per la quale si è scelto un taglio di sobrietà e semplicità, ha partecipato personale della scuola, docenti e non, pochissimi esterni, particolarmente sensibili all’attività della ONCOMED, all’impegno del Presidente, Francesca Caruso, presente in compagnia di alcuni volontari/e. I proventi della cena, al netto delle spese sostenute, sono stati devoluti, unitamente al ricavato di una piccola riffa e ad alcune raccolte di suffragi per la dipartita di familiari di colleghi, all’associazione, la cui presidente, Francesca Caruso, saprà, insieme agli altri soci destinare ad iniziative per quelle donne in condizioni di particolare fragilità, determinate da “violenze” di vario tipo.

Perché a ben guardare, anche, la malattia oncologica, soprattutto in alcune forme, risulta più penalizzante e devastante, fino a metterne in dubbio la stessa identità ed essenza della e nella donna.

Nella piena consapevolezza di affidare a tale ricorrenza “rituale" il senso di stigmatizzare un problema che va affrontato quotidianamente, soprattutto nella scuola, affinché scompaia quella perversa concezione dell’amore come possesso, e di ogni altra forma di sopraffazione. L’educazione alle relazioni corrette, la gestione dei sentimenti, l’apprendimento del rispetto è, e sarà, un lavoro trasversale, quotidiano, prioritario nel nostro Istituto. Tutto questo è stato testimoniato in modo tangibile, per come ha sottolineato il dirigente scolastico, Graziella Cammalleri, dall‘impegno, dalla disponibilità e dall’entusiasmo manifestato da tutti gli alunni coinvolti.

E Kevin, come loro rappresentante nel Consiglio di Istituto, vincendo l’emozione del “microfono”, lo ha sintetizzato in modo estremamente incisivo: “oggi mi sento felice, soddisfatto, appagato, perché ho lavorato per una giusta causa. Utilizzare parte del proprio tempo per gli altri, ci aiuta a stare meglio”.

FELICITA CINNANTE

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